…dopo l’intervallo l’esecuzione della nota Sinfonia “Incompiuta” seguita dall’Entr’acte n.3 da Rosamunde di Franz Schubert ha rilevato ancora le sensibili qualità degli orchestrali e del loro direttore Pier Carlo Orizio. Una splendida serata.
11 ottobre 2022, Cesare Guzzardella
In chiusura un’opera di immensa celebrità… l’Incompiuta…Quello che più si ammira nella direzione di Orizio è la cura precisa del dettaglio timbrico…
Esecuzione tra le più belle da noi ascoltate negli ultimi anni di questa meraviglia musicale.
17 aprile 2022, Bruno Busca
L’angolazione di ripensare il linguaggio sinfonico di uno Schumann lontano dalla monumentalità enfatica delle esecuzioni del passato ha guidato la direzione di Pier Carlo Orizio nella Quarta Sinfonia che la giovanissima Filarmonica del Festival di Brescia e Bergamo affrontava per la prima volta. La proposta interpretativa di Orizio è radicalmente innovativa e di conseguenza anche la più discutibile. L’idea di fondo è quella di storicizzarla ricreandovi un nitore di articolazione. La sua originalità si coglie nella flessibilità interna dei tempi, animati da un rubato liberissimo. Tutto risulta perfettamente a fuoco grazie alla lucida visione del direttore e alla splendida qualità dell’orchestra. (G.V.)
di Elena Biggi Parodi – Il Requiem di Mozart, eseguito al Teatro Ristori per il concerto di Pasqua dai Virtuosi Italiani diretti da Pier Carlo Orizio, con il coro ensemble vocale Continuum diretto da Luigi Azzolini, travalica il genere della musica cosiddetta “classica” […]
di Cesare Guzzardella – Una splendida conclusione del 2022 per la Società dei Concerti [di Milano] con il concerto della Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo diretta da Pier Carlo Orizio […]
L’efficace direzione di Orizio è emersa in modo evidente nella coinvolgente Ouverture le Ebridi di Mendelssohn, un lavoro ricco di tensione emotiva, ottimamente rivelata dalla compagine orchestrale.
di Enrico Girardi – [ … ] Con la Filarmonica del Festival guidata dal sempre più bravo Pier Carlo Orizio – ne è testimonianza un’ottima Classica di Prokofiev, sinfonia sempre temibile per ritmo e dinamiche – [Martha Argerich] fa un Primo di Beethoven in cui la musicalità della pianista argentina si manifesta nitida attraverso un suono nobile e luminoso, così pieno di vita, volume e colore da risultare pienamente classico. [ … ]